Tutti gli anni, finchè ne avremo voglia, finchè ce la faremo, una capatina al Giro d'Italia o al Tour de France per chi, come noi, ama la bici e ciò che le sta intorno è d'obbligo: e quest'anno l'occasione della tappa di Pampeago è ghiotta, per storia (ricordate Pantani quassù?), per logistica (i girini transitano due volte), per spettacolo. E così, ancora una volta il nostro Quagliabus fa rotta verso le montagne, verso le strade dei campioni, verso la fatica, verso il recupero nutrizionale, verso l'amicizia... Si parte Giovedì sera, si arriva all'albergo Bellaria (scelto per restare un po' in Romagna...) ed il Venerdì siamo subito sulle strade del Giro...passo Costalunga, passo Lavazè e Alpe di Pampeago, più di 90 km e 2.800 mt di dislivello....il tempo? Bellissimo.
Al mattino del Venerdì, si parte verso Vigo di Fassa; da lì si attacca il passo Costalunga...
Dopo il passo di Costalunga si scende verso quello di Lavazè, passando per il Lago di Carezza...uno spettacolo: dolci ascese, niente traffico, panorami (e discese) da urlo.
Si scende dal Lavazè poi, attraverso il passo Pramadiccio, si risale verso l'Alpe di Pampeago, dove aspetteremo il Giro...
E per aspettare il Giro? Ci vorrebbe un posto comodo, vicino alla vetta, dove potersi sedere e rifocillare magari vedendo la tappa in tv e nutrendosi fino all'arrio dei corridori; naturalmente col sole e il caldo. Fatto.
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Dopo una giornata di emozioni riposo e recupero nutrizionale la fanno da padroni... domani c'è il Manghen da scalare: 17 km di salita fino ai 2050 della vetta.
Il Manghen è bellissimo: tutto in mezzo alla foresta fino a 2-3 km dalla vetta...dove tutto si apre.
Dopo il Manghen c'è da vedere la tappa dello Stelvio al Giro...ci procuriamo qualcosa da sbocconcellare...
E poi una passeggiata a Carano, per conciliare l'appetito (ma ce n'era bisogno?).
Domenica è giorno di partenza, ma Widmer ed il Pres decidono, con l'assistenza in Quagliabus di Zio e Marmot, di fare un'ultima capatina sul Pordoi...tanto per gradire!
SI riprende il Quagliabus, un ultimo recupero nutrizionale e poi si torna a casa...con già in testa l'idea del prossimo volo e la voglia di rivivere un'altra avventura di bici, luci e colori.
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