Dopo Plan de Corones si va a letto presto, dopo un adeguato recupero nutrizionale, non senza aver prima visitato per l'ennesima volta il povero negozietto che è diventato punto di riferimento dell'abbigliamento (notoriamente elegante) dello Zio...



La fatica comune, il vino e la birra rendono affettuose le serate...



Ma alla mattina ci aspetta il percorso La Villa, San Martino, Passo delle Erbe, Chiusa, Passo Gardena, La Villa. C'è poco da scherzare anche perchè fa un caldo boia...









Dopo il passo si scende un bel po', ma da Chiusa prima di arrivare alla base del Gardena comincia una salita di oltre 30 km sempre al 3-4%, con un caldo terribile...



...non sempre le cose vanno bene ed il Presidente crolla; per fortuna lo spirito germanico che aleggia da queste parti prevede sempre tutto, anche una zona deputata agli attacchi cardiaci...



Ma alle Quaglie basta poco per riprendersi, anche un gelatino...



Quando comincia il vero Passo Gardena lo spettacolo è grande e la fatica si sente meno...





Dopo la discesa del Gardena non è ancora finita, manca ancora un passo, descritto anche all'inizio...

                   

Adesso è veramente fatta e si può fare onore a tavola e wellness...come sempre del resto.



Dormiamo come sassi (dopo 2 litri di vino in 3 e 3 birre medie a testa) e la mattina di Lunedì siamo pronti ad affrontare il ritorno a casa; già si pensa alla prossima avventura (andremo su alla Plose, bisogna tornare a Lagundo, già e i Pirenei?) ma intanto decidiamo di far tappa a Torbole sul lago di Garda per l'ultimo pranzo...







Dopo un frugale pasto si riparte: adesso la mini-vacanza è veramente finita anche se resta l'eccitazione...c'è voglia di parlare, di scambiarsi opinioni...c'è fermento sul Quagliabus di ritorno...

 

E' stato un altro gran bel volo, lo riponiamo fra le nostre "cose belle".
Un ultimo saluto a tutti insieme all'amico (abbiamo scordato il nome, ormai siamo andati...) che ci ha fotografato sul Passo Carrabile dicendo: "Ma se sono qui apposta!". Un grande.