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24-27 Aprile: il ritiro d'Abruzzo E-mail
Scritto da Presidente   
29 Apr, 2014 at 06:43 PM

Terra dura l'Abruzzo: terra di estremi, di bellezza limpida e feroce, che non si conquista mai del tutto.
Così è stato anche quest'anno: le 6 Quaglie (Minou, Airon, Marmot, Muflon, E Pavon ed il Presidente) ed i due storici amici Bobo e Raumi, hanno lottato con tutte le forze, ma sia il Blockhaus che Campo Imperatore si sono negati alla conquista, cancellando la strada verso le loro cime con la neve, a pochi km dalla vetta. Ma forse è meglio così, ci sarà una scusa in più per tornare.

Ed ora la cronaca di questi giorni, preceduta da due immagini che dicono già molto, su cosa è stato e su chi c'era...

Pedalate estreme

Estrema...lasciamo stare.

Ed ora i protagonisti, durante la prima cena a Villa Giovina (Pratola Peligna) ed alla partenza del giorno dopo, verso il Blockhaus ed il sorprendente Passo Leonardo.

L'arrivo notturno all'albergo Villa Giovina

La prima cena...ce ne saranno altre!

Pronti alla partenza

La salita al Blockhaus da Scafa-Lettomanoppello affronta un dislivello di circa 2000 metri in 28 km (100-2142), il più alto in Italia in unica ascesa; oltre ad una pendenza media del 7-8%, bisogna tenere conto di un territorio che, soprattutto dopo il Passo Lanciano, è pressoché deserto e dell'escursione termica che, dai 27 gradi registrati alla base, ci porta alla neve della cima. Dura.

Il gruppo sale sulle prime rampe

Raumizio e Minou

Pres e Pavone

Dislivello: vedi l'omino (Airon) lassù

Marmot ed Airon fra la neve, verso la cima

A 3 km dalla vetta, la neve ci ferma. Porca miseria!

Dalla vetta scendiamo verso Roccamorice (altro versante del Blockhaus), poi risaliremo il Passo San Leonardo (25 km di salita fino a 1400 mt) e scenderemo a Pratola Peligna, in mezzo ad un tripudio di elementi e di natura.

Discesa verso Roccamorice

Sole e tenebre

C'è un giorno di mezzo fra Blockhaus e Campo Imperatore, durante il quale si fa comunque una pedalatina (con acqua come se piovesse) e poi si visitano Sulmona, Castrovalva, il lago di Scanno, meraviglie di questa regione "nascosta" che non finisce di stupire; particolare la cura (e la soddisfazione) nel campo del recupero nutrizionale.

Pedalatina verso Scanno

Acqua, caffè e risate!

Scorci: belli e...particolari.

Anversa degli Abruzzi

Bucato in piazza a Castrovalva

Zona di espiazione

Castrovalva dall'alto

Per cui la quale?

Scorcio del lago di Scanno

Come sempre la cura dell'aspetto nutrizionale è per le Quaglie un'esigenza imprescindibile...spazio anche a chi ci ha aiutato nel compito (quella sotto è la macchina per gli arrosticini!)

Sandro, l'uomo degli arrosticini e del maiale ibrido

Arrosticini alla partenza...

...ed all'arrivo!

Domani ci aspetta Campo Imperatore...e non è previsto bel tempo! Meglio andare a letto presto...ma ubriachi!

Campo Imperatore. un altipiano tra 1700 e 2100 metri che si estende per oltre 20 km, un catino circondato dalle montagne, oggi ricoperte di neve e con la strada chiusa al traffico. Che spettacolo!
Bisogna dire che ha anche un microclima tutto suo...

Attenzione!

Gruppo sull'altipiano

Aironi a Campo Imperatore

Il nero ci insegue

Lo Zio: fiore (ehm...) tra i fiori

Ma anche Campo Imperatore, a pochi km dalla vetta, si nega alle Quaglie. La neve ci chiude la via.

E Pavon si dispera

Forse è meglio così: ci resta in bocca il sapore di giornate bellissime (e di arrosticini) e la voglia di riviverle per arrivare in cima. Alla prossima terribile Abruzzo!

gruppo di Quaglie in un Campo (Imperatore)


                                                                     Il ciclismo siamo noi.


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Non c'è nulla che meglio si adatti a un'idea confusa d'una parola che non si capisce.

Emilio De Marchi

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