Quando si trovano amici che condividono la stessa passione, un gemellaggio non può che essere un successo; quando poi le passioni condivise sono due (bici e cibo), non può che essere un trionfo.
Questo è ciò che è avvenuto in quella che probabilmente diventerà la prima di tante avventure insieme fra Bikestudio e GCQR: un gemellaggio che ci ha portato, in una giornata meravigliosa, prima in cima al mitico Cippo di Carpegna, poi tutti seduti intorno ad un tavolo da Urbano a recuperare in riva al mare.
Nessuno ricorda chi è arrivato primo in cima, ma tutti ricordano i ciccioli e le fragole dei ristori, il salvifico Quagliabus magistralmente pilotato da Icio-Leprot ed il luculliano pranzo di pesce preparatoci da Ivan.

Però, prima della cronaca, prima dell'allegria, prima della festa, vogliamo dare conto di un momento della vita del ciclista, un momento duro, che si ripete spesso, anche nel giorno più felice, nell'eventualità più fausta: il momento terribile in cui il ciclista resta solo con se stesso, con la sua fatica, con il suo respiro, il momento che, se superato, fa di un uomo un ciclista (e non è detto che sia un bene).

Si parte da Cesenatico, si raccoglieranno altri a Savignano e si "volerà" verso il Cippo!



Si pedala con lena, bisogna arrivare per le 14.00, se no non si mangia!



Adesso tocca a Loris.



Pavone, Jimmy Andrea e Marmot su per San Leo.



La salita del Cippo di Carpegna è bellissima, durissima, emozionante. Ma più delle chiacchiere...



Il gruppo attorno al grande protagonista (il Quagliabus) dopo il Cippo.





Si torna verso Cesenatico di gran carriera, la fame è tanta, il pranzo non aspetta, il Quagliabus si riempie, il caldo ci assale...ma si arriva. Che soddisfazione!

E finalmente arriva il terreno favorevole a noi Quaglie...ma non solo a noi!



E come in tutti i matrimoni che si rispettano...alla fine si taglia la torta! Anzi, il Jelato di Jessica!




                                                            Il ciclismo siamo noi.