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Le donne E-mail
Scritto da Presidente   
02 Ott, 2007 at 07:42 PM

E' scientificamente provato che noi uomini non possiamo fingere l'orgasmo.
Le donne, invece, imparano a simularlo a tre anni.
E' la quarta parola: mamma, papà, cacca. Aaahhhh.
Non sapremo mai se è vero o no. Non è che si accende una spia luminosa che indica "Strike".
Se sei un uomo devi convivere con questo dubbio per sempre.
Magari sei in una di quelle serate infuocate e ti stai dannando come un pazzo
dentro di lei. Sei generoso mentre ami, pensi a lei, soltanto a lei e al suo
piacere, ti stai agitando come un leone in gabbia pur di ottenere un gridolino e
pensi:"Oggi sono in formissima, chissà cosa starà provando lei in questo momento?".
Se la guardi negli occhi ti accorgi che lei sta pensando: chi cazzo è questo
tutto sudato? Perché si agita a casa mia? Però qualsiasi ragazza ti offre una
garanzia: che tu faccia l'amore con lei sei minuti (media tristemente
nazionale), o per sei ore (fantascienza), l'unica cosa che non cambia in una
donna è la sua espressione dopo: è uguale!

Cioè, che tu sia l'uomo più veloce del mondo o che tu abbia appena concluso il
Telethon della mutanda, lei ti guarderà come dire:
"Mmmm... finito??"
"Tesoro, ti spiego i verbi: dopo sei ore io non ho finito, Io sono finito"
"Ah, bè ....mmmm... cioè sei orette in tutta fretta e subito via al bar a
vantarsi con gli amici??
Sto parlando con te o sei momentaneamente posseduta dalla reincarnazione di un
vibratore in bachelite degli anni '60 con dentro l'anticristo e il peperoncino??
Ah, questa è la verità? Cioè sei o sette orette e fine dell'amore???
Amore, in sei ore si vince Wimbledon e io avevo soltanto due palle!?.

Il problema è che se una donna non è soddisfatta sessualmente, a letto fa la
cosa che più le viene naturale: rompe i coglioni !!
Nel talamo nuziale vige una regola inventata dalla donna: se non dorme lei,
non devi dormire neanche tu !!
Tu stai là. Nel tuo lato del letto, e fingi di dormire (neanche DeNiro è così
bravo). Lei non dorme, ma è una donna e ogni donna, quando si fidanza con un
uomo, mentre ci sta insieme cercando il successivo a più alto reddito, si
iscrive ad un corso di terrorismo prematrimoniale. Le più brave tra di loro
fanno un master in sanguinarietà all'estero e diventano direttamente suocere, ma
sono fughe di cervelli.

Insomma, tu pensi e forse speri che stia dormendo, ma dopo sei minuti, lei
comincia a emettere un gemito da oltretomba:
"Ahhh? si certo? sei orette e via? tanto cosa gliene frega a lui?"
E poi più niente. A questo punto il tuo sonno non è più un traguardo lontano, è
quasi una speranza: Invece no !! Dopo sei minuti rieccola:? Eeeeh ?..noooo?
non c'è problema, non ti preoccupare. Tanto che te ne frega a te, sei orette e
basto? io non avevo neanche rotto il fiato?? Silenzio. Stavolta ci credi e ti
concentri sperandoci davvero.
Per essere più sicuro scandisci il tempo mentalmente, siamo vicini ai sei
minuti, vuoi vedere che mi lascia dormire?
Ma nel buio puntuale come un Rolex, arriva il rantolo:
"no no.. siete veramente tutti uguali ... fate il vostro comodo e basta.
Non ci pensare a me è ancora nuova praticamente mai usata, se la incarto nel
Domopack la posso donare alla scienza. Se ti avessi incontrato a quattordici anni
sarei ancora vergine, sarei! Altri sei interminabili minuti e il sonno del giusto è
davvero dietro l'angolo, ma, una volta voltato l' angolo, c'è ancora lei, la
devastacoglioni depositaria dell'insonnia: "No no?non ci pensare a me, salvati tu".

Tu cominci a pregare Iddio perché lei si addormenti,ma non si addormenta mai!
Alle tre e mezzo del mattino ti accontenteresti anche di uno stato di morte
apparente, ma niente, mai una bella sorpresa.
Le avvicini uno specchietto alle narici animato da una certa speranza, ma
purtroppo respira ancora.
Tu sei in quella fase nella quale ti stai godendo. Come è giusto che sia, il
calduccio che dopo tanto a fatica e dispendio calorico ti sei guadagnato nel tuo
lato del letto: Quando stai per apprezzare appieno la temperatura tropicale
che,non senza sforzi hai ottenuto col tuo duro lavoro, si innesca la tragedia
dello squilibrio termico involontario. In parole povere, sai che da un momento
all'altro il di lei piede ghiacciato si infilerà "alla portoghese" nel tuo
interno coscia traumatizzandoti il pisello fino a data da stabilirsi.

Si racconta di alcuni casi di piselli scappati di casa e mai più ritornati e di
altri, ritrovati solo grazie all'intervento della nota trasmissione televisiva
"Chi cazzo l'ha visto?"
Questo perché come a noi uomini è tristemente noto le donne negano la
temperatura da tortura delle loro estremità inferiori.
La verità è invece che le donne hanno la circolazione sanguigna alla zuava.
Il sangue, che nel cervello delle donne (si sa) passa molto rapidamente, si
dirige verso il basso per irrorare le gambe, ma per un motivo a noi oscuro che
chiamiamo cellulite la sua corsa si ferma alle ginocchia. Infatti, dal ginocchio
in giù le donne non sono esattamente fredde, più che altro morte, ma morte da
tempo. Alcune anche col cartellino dell'obitorio attaccato all'alluce.

Quando sono più oneste, anziché ferirci con un colpo a tradimento, preannunciano
l'arrivo della fetta ghiacciata sulla chiappa sgambettando sotto le lenzuola i
loro calappi ghiacciati a mò di tergicristallo, creando sulle coperte quell?onda
di paura che ci corre incontro, mentre nel contempo sotto le lenzuola si
producono per induzione quelle cazzo di correnti gelate sui reni che tu pensi:
che faccio? Quasi, quasi adesso scoreggio? che è legittima difesa!

Neanche l'emissione gassosa tipica del maschio medio in difficoltà è riuscita a
far addormentare il soldato Jane. Non c'è niente da fare, non si addormenta mai, mai.

A un certo punto, l'incredibile: improvvisamente non senti più il peso di lei
alla tua destra e alle tue labbra affiora un verso poetico:?Dove cazzo è andata??.

Apri gli occhi in un impeto di terrore e lo scopri: è lassù, sopra di te, che
incombe sul tuo naso, ti guarda dall'alto, di notte e al buio; tu non la vedi ma
lo sai che sta là, come una maledizione indù, c'ha le pupille dilatate come
un'upupa sotto anfetamina, ti guarda e ti dice quella frase che ogni donna
adora dire soltanto alle quattro del mattino: "Adesso noi due parliamo un po??.

"Ehi baby, sono le quattro del mattino che cazzo vuoi che ti dica? Ho finito
anche i verbi alle quattro,Devo andare a scongelare due frasi dal Bignami."

Lei ti guarda e si incattivisce. Si incazza proprio. Ti comincia a osservare in
un modo che ti richiama alla memoria la prof. Di fisica del liceo quando
interrogava a sorpresa. Ti guarda e fa "Mmmmm...interroghiamo, interroghiamo ...
", tu non hai studiato, c'hai il buco del culo strettissimo, non puoi neanche
liberare quel peto perché il sedere ti fa tappo e ti esploderebbe un embolo nel
cervello: è la teoria dei vasi comunicanti, in fondo due cose di fisica le hai studiate.

Ti inchioda con lo sguardo da supplente clitoridea e ti sussurra? Allora sei
pronto? Non evitare il mio sguardo.
Rispondi: "ma tu, a me, mi ami?".

A questa domanda è il panico: ti passa tutta la vita davanti. Ma proprio tutta,
e in coda anche il fotogramma dell'inizio della vita di un altro.
Ma lei spietata ti incalza: "Allora? Mi ami o non mi ami?

E' facile: se la sai la sai, se no torni al posto!

Allora, mi ami o non mi ami?"
"Professoressa, non voglio mentire, non ho potuto studiare?"
"Perché?"
"Perché? stanotte ?mia nonna è morta?"
"E? già morta due volte questa settimana?"
"Professoressa mia nonna è una Higlander. Si era ripresa e l’abbiamo dovuta
abbattere a fucilate?"
"Non perdere tempo, mi ami o non mi ami?"
"professoressa? posso tenere il libro aperto?"
"Mi ami o non mi ami?"
"La so! Devo solo raccogliere le idee, ma la so?"
"Vabbè? ti? questa cosa che hai detto tu? quella dell'amo".
"Ti amo con l'amo in quanto luccio ti amo, con molto trasporto da parte mia
e tanti saluti da parte di tua madre?"
"Mi ami o non mi ami??
"Ti ho detto di sì, ormai ho confessato, cosa vuoi di più? Mi faranno a
pezzi, quella è gente che non perdona?"
"Smettila con le tue solite cazzate e ascolta me: se mi ami, se mi ami e
sottolineo se?"

Ogni volta che una donna principia una frase con se non c'è limite alla
fine della tragedia. Senti "se?" e contemporaneamente al sibilo hai la
sensazione di un amo tra le chiappe, una lenza tesa e il rumore del mulinello

di lei che recupera mentre tu, ormai esanime, vieni trascinato come una

trota nel letto in debito di ossigeno.
Sei in sua balìa, sono le 5 del mattino, puoi solo sperare che il resto della
frase non sia il colpo di grazia. Ma sai di mentire a te stesso, E infatti?
"Se mi ami ... mi devi fare le coccole !!"

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Quando Dio creò l'uomo, era già stanco. Ciò spiega molto.

Mark Twain

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